Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/264


248


varlo, e gli disse: — Io vi aveva avvertito che non sareste fortunato in questo commercio, ma non voleste ascoltarmi. Voi non baderete certamente a quanto potrei ora dirvi; ma, di grazia, andate a consultare un astrologo, e fategli tirare il vostro oroscopo. —

«Il mercatante, volendo allora mostrare qualche compiacenza per l’amico, andò a consultare un astrologo. Questi dimandò al mercatante il giorno e l’ora della sua nascita, e gli volse molte altre dimande; consultò poscia i suoi libri, fece alcuni calcoli, e parlò quindi così:

«— Il vostro oroscopo annuncia una fortuna poco durevole: foste felice per qualche tempo, ma adesso dovete aspettarvi soltanto a disgrazie; evitate di fare alcuna intrapresa: nulla vi potrà ormai riuscire. —

«Il mercatante rise fra sè della predizione dell’astrologo, e formò un progetto di cui credeva certo il successo: aveva, comperando il grano, posta in serbo la metà del denaro contante, non prendendone se non il necessario per vivere tre anni; la somma che gli restava era ancor ragguardevole. La impiegò ad equipaggiare un vascello, lo caricò cogli effetti e le mercanzie che gli rimanevano, ed imbarcossi.

«La cattiva stella del mercante parve per questa volta cessare dalla sua maligna influenza; quel primo viaggio non fu del tutto sfortunato; egli fece all’incirca il guadagno che se ne aspettava.

«Incoraggiato da quel successo, il mercadante risolse di domandare a diversi negozianti quali fossero gli oggetti su cui potevasi fare maggior guadagno, ed in qual paese bisognava trasportarli. I negozianti gli fecero conoscere le merci sulle quali poteva guadagnare il cento per uno, trasportandole in un paese assai lontano.

«Senza esitare, s’imbarcò di nuovo pel paese statogli indicato. Dopo alcuni giorni di navigazione fe-