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che le vostre si celebreremo oggi stesso? Tutto è già disposto a tal uopo, aspettate solamente fino a sera. —

«Verso sera fu servito un magnifico pasto. Mangiai con appetito, e gustai di varie vivande che mi parvero eccellenti. Sorbii poscia i liquori ed il caffè, e la vecchia venne allora cercarmi per condurmi al bagno.

«La sala era illuminata da lampade e faci odorifere. Io fui ricevuto da otto schiave di straordinaria beltà. Mi spogliarono, si svestirono anch’esse, ed entrate con me nel bagno, alcune mi pulivano i piedi, altre me li lavavano; questa mi presentava una veste e pannolini, quella mi dava da bere. Io chiedeva tra me se ciò fosse un sogno; mi strofinava gli occhi, li apriva, e vedeva sempre la medesima cosa, o nuove maraviglie. Altre schiave mi portarono in seguito cassettine piene di squisiti profumi.

«Uscendo dal bagno; vidi venti schiave che portavano fiaccole odorifere, e due sedute che tenevano ciascuna un salterio in mano; l’aria era imbalsamata dell’odore dell’ambra e del legno d’aloè. Tutte le donne si avanzarono verso di me, e mi posero fra le due suonatrici. Io vidi allora entrare altre schiave con diversi strumenti di musica; le quali eseguirono un concerto sì armonico, che la sala stessa parve trasalirne d’allegrezza. Finita la musica, la vecchia entrò gridando: — Benedetti siano tutti quelli che verranno a dire allo sposo: Alzatevi, venite! —

«A tali parole, le schiave, accostatesi, mi fecero passare dalla sala del bagno nella corte. Una porta si schiuse; venti schiave ne uscirono a due a due, e vidi poscia avanzarsi la mia sposa, simile al sole rifulgente in mezzo ad un cielo puro e sereno, od alla luna nel momento che si leva sull’orizzonte. — È mai posslbile,» dissi tra me, «essere colei la donna che