Pagina:Le mille ed una notti, 1852, III-IV.djvu/713


293

«— Non già per rovinarvi,» rispose Morgiana; «il feci per la vostra salvezza. —

«Aprendo allora la veste di Kodjah Hussain, e mostrando ad Alì Baba il pugnale ond’era armato: — Guardate,» disse, «qual fiero nemico è costui, e fissatelo ben in volto: in lui riconoscerete il falso mercante d’olio ed il capitano de’ quaranta ladroni. E non considerate anche ch’ei non volle mangiar sale con voi? Ci voleva di più onde persuadervi dell’iniquo suo disegno? Era già entrata in sospetto sin dal momento in cui mi faceste conoscere di avere un simile convitato. L’ho poi veduto, e ben iscorgete che mal fondato non era il mio sospetto. —

«Alì Baba, riconoscendo il nuovo obbligo che doveva alla donna, per avergli salvata una seconda volta la vita, l’abbracciò, e le disse: — Morgiana, ti ho data la libertà, ed allora ti promisi che la mia riconoscenza non si sarebbe limitata a ciò, e vi avrei fra poco posto compimento. Il tempo è venuto, ed io ti faccio mia nuora.» Poi, volto al figlio: «Giovane,» proseguì, «io vi credo abbastanza buon figliuolo per non trovare strano ch’io vi dia in moglie Morgiana senza consultarvi. Voi non le dovete minori obbligazioni di me. Vedete che Kodjah Hussein non avea ricercata la vostra amicizia se non nella mira di riuscir meglio a togliermi la vita col tradimento; e se vi fosse riuscito, non dovete dubitare che avrebbe sacrificato anche voi alla sua vendetta. Considerate di più che, ammogliandovi a Morgiana, sposate il sostegno della mia famiglia finchè vivrò, e l’appoggio della vostra sino alla fine dei vostri giorni. —

«Il figlio, ben lungi dall’attestarne verun malcontento, dimostrò com’ei consentisse a quel matrimonio, non tanto per obbedire al padre, quanto per esservi indotto dalla propria inclinazione.

«Si pensò poi a’ sotterrare il corpo del capitano