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visò subito i mezzi. Riarmasi tosto dalla sorpresa e dal terrore, senza dimostrare la menoma commozione, facendo le veci del capitano dei ladri, rispose alla domanda, e disse: — Non ancora, ma fra poco.» Accostossi al vaso seguente, e senti farsi la medesima domanda, e così di seguito, sinchè giunse all’ultimo ch’era pieno d’olio; ed alla stessa domanda, diede a tutti la risposta medesima.

«Per tal modo Morgiana conobbe che il suo padrone, credendo dar ricetto in casa propria ad un mercante d’olio, vi aveva invece accolto trentotto ladroni, compresovi il falso mercante loro capitano.

Riempita dunque in fretta la sua ampolla d’olio che prese dall’ultimo otre, torna in cucina, e riaccesa la lampada, prende un’ampia caldaia, va in corte e la riempie coll’olio del vaso. La porta in casa, la pone sul fuoco, e v’ammucchia sotto la legna, perchè quanto più presto bollirà l’olio, tanto più presto avrà eseguito ciò che contribuir deve alla salvezza comune della casa, che non ammette ritardo. L’olio finalmente bolle; essa prende la caldaia, e va a versare in ciascun otre, dal primo sino all’ultimo, tanto olio ardente quanto basta per soffocarli e privarli di vita, come in fatti loro la tolse.

«Eseguita senza strepito codesta azione, degna del coraggio di Morgiana, come aveva progettalo, torna la schiava nella cucina colla caldaia vuota, e chiusa la porta, estingue il gran fuoco acceso, non lasciandovene se non quanto bisognava per cuocere il brodo ordinato da Ali Baba. Spegne poscia la lucerna, e sta in profondo silenzio, risoluta di non coricarsi se non avesse prima osservato cosa sarebbe accaduto, da una finestra della cucina che guardava sulla corte, per quanto poteva permetterlo l’oscurità della notte.

«Non era scorso un quarto d’ora che Morgiana