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disse il sensale al giovane con maraviglia, «m’inganno io forse? Non è questa la schiava che il fu visir vostro padre comprò per diecimila pezze d’oro?» Noreddin lo assicurò ch’era la medesima; e Hadgi Hassan, fattogli sperare di ricavarne una grossa somma, gli promise di adoperare tutta la propria arte per venderla al più alto prezzo possibile.

«Usciti Noreddin ed Hadgi Hassan dalla camera, questi vi chiuse la Bella Persiana, ed andò poscia a cercar i mercadanti; ma essendo tutti occupati a comprare schiave greche, africane, tartare ed altre, fu costretto ad attendere che avessero fatto i loro acquisti. Quand’ebbero finito, e che si furono quasi tutti adunati: — Miei buoni signori,» disse loro con un’allegrezza che apparivagli sul volto e ne’ gesti, «tutto ciò ch’è tondo non è nocciuola; tutto ciò ch’è lungo non è fico; tutto ciò ch’è rosso non è carne, e tutte le uova non sono fresche. Voglio dirvi che avete ben veduto e comprato schiave di tutte le sorta nel corso della vostra vita; ma non ne avete mai veduta una sola che possa stare in confronto di quella che vi annuncio. È la perla delle schiave; venite, seguitemi, che ve la faccia vedere. Voglio mi diciate voi medesimi a qual prezzo la debba mettere alla prima. —

«I mercanti seguirono Hadgi Hassan, e questi avendo aperta la porta della camera dove stava la Bella Persiana, essi la contemplarono con sorpresa, e tutti ad una voce convennero che non si potesse metterla alla prima a prezzo minore di quattromila pezze d’oro. Uscirono dalla stanza, ed Hadgi Hassan, ch’era uscito con essi, dopo aver chiusa la porta, gridò ad alta voce senza allontanarsi: — A quattromila pezze d’oro la schiava persiana.

«Nessuno de’ mercanti avea ancor parlato, e stavano consultando fra loro sull’aumento che vi dovevano mettere, quando comparve il visir Sauy. Siccome aveva