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aveangli fatto troppo forte impressione sul cuore per istornarlo dal meditato disegno; laonde persistette ad esigere dalla madre che eseguisse le di lui brame, e tanto per la tenerezza ch’essa gli aveva, quanto pel timore non si abbandonasse a qualche spiacevole estremità, vinse la propria ripugnanza, ed accondiscese alla volontà del figlio.

«Siccome era troppo tardi, e trascorso, in quel dì, il tempo d’andare al palazzo onde presentarsi al sultano, la cosa fu rimessa al giorno seguente; intanto la madre ed il figliuolo non parlarono d’altro pel resto della giornata, ed Aladino prese gran cura di suggerire alla madre tutto ciò che gli venne in mente per confermarla nel partito, da lei finalmente accettato, d’andar a presentarsi al sultano. Malgrado però tutte le ragioni del figlio, la madre non poteva persuadersi di poter mai riuscire in quell’affare, e bisogna veramente confessare che aveva tutti i motivi di dubitarne. — Figlio,» diceva ad Aladino, «se il sultano mi riceve sì favorevolmente come per amor vostro desidero, s’egli ascolta tranquillo la proposta che volete gli faccia, ma se, dopo accoglienza sì buona, ci si avvisi di domandarmi dove sono i vostri beni, le ricchezze vostre, i vostri stati, poichè di ciò appunto s’informerà prima d’ogni altra cosa, piuttosto che della vostra persona; se, dico, mi volgesse questa domanda, cosa volete che gli risponda?

«— Madre mia,» rispose Aladino, «non inquietiamoci anticipatamente d’una cosa che forse non avverrà. Vediamo prima di tutto l’accoglienza che vi farà il sultano, e la risposta che ne avrete. Se accada che voglia essere informato di tutto ciò che diceste, vedrò allora qual risposta debba dargli. Confido che la lucerna, col cui mezzo da alcuni anni sussistiamo, non mi mancherà all’uopo. —

«La madre di Aladino non ebbe a replicare a tali