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a poco dove si trovasse il sotterraneo. Quindi, voltosi dal lato della città, la scoprì nel mezzo de’ giardini che la circondavano; riconosciuta la via per la quale avevalo condotto il mago affricano, ei la riprese, ringraziando Iddio di ritrovarsi un’altra volta al mondo, dopo aver disperato di mai più tornarvi. Giunto alla città, si strascinò con istento fino a casa. Entrato dalla madre, la gioia di rivederla, insieme alla debolezza che provava per non aver da tre giorni mangiato, gli cagionarono uno svenimento di qualche tempo; sua madre, la quale avevalo già pianto come perduto o morto, vedendolo in quello stato, non tralasciò cura alcuna per farlo rinvenire. Tornato finalmente in sè, queste furono le prime parole che pronunziò: — Madre, prima d’ogni altra cosa vi prego di darmi da mangiare; sono tre giorni che non ho preso alcun cibo.» La madre, portatogli quanto aveva e postoglielo davanti: — Figlio mio,» gli disse, «non vi affrettate; vi sarebbe dannoso; mangiate a poco a poco e con comodo, ed abbiate riguardo nel gran bisogno che ne avete. Non voglio nemmeno che parliate: avrete ben tempo di raccontarmi ciò che vi è accaduto quando sarete ristabilito. Son tutta lieta di rivedervi, dopo il gran dolore ch’ebbi da venerdì in poi, e tutte le pene che mi diedi onde poter sapere cosa fosse stato di voi, dopochè vidi già calata la notte, e non eravate ancora tornato a casa. —

«Seguì Aladino il consiglio della madre: mangiò tranquillamente a poco a poco, e bevve in proporzione. Indi, quand’ebbe finito: — Madre,» le disse, «avrei da farvi alte lagnanze per avermi con tanta facilità abbandonato alla discrezione d’un uomo che avea il pensiero di perdermi, ed il quale, nel momento che vi parlo, tiene per così certa la mia morte, che non dubita ch’io non sia più in vita, o