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interrotte da’ singhiozzi, essa non mancherà di compiangervi, e farvi dono di qualche danaro per aiutarvi a sostenere le spese del funerale, d’una pezza di broccato per servirmi di drappo mortuario onde rendere più magnifiche le mie esequie, e farvi un abito invece di quello che vi vedrà lacerato. Quando sarete tornata col denaro e la pezza di broccato, mi leverò dal mezzo della stanza, voi vi porrete al mio posto, farete la morta, e, dopo avervi involta nel lenzuolo, andrò anch’io dal califfo a rappresentare la scena medesima che voi avrete fatta con Zobeide, ed oso ripromettermi ch’egli non sarà, a mio riguardo, men liberale di Zobeide verso di voi. —
«Quando Abu Hassan ebbe finito di spiegare il suo pensiero intorno a ciò che aveva ideato: — Credo che la burla sarà molto dilettevole,» soggiunse tosto Nuzhatul-Auadat, «e m’ingannerò a partito, se Zobeide ed il califfo non ce ne saranno grati. Ora si tratta di ben rappresentarla: quanto a me, potete lasciarmi fare, mi disimpegnerò della mia parte per lo meno tanto bene quanto m’aspetto che voi vi disimpegnerete della vostra, e con tanto maggior zelo ed attenzione, perchè scorgo, al par di voi, il grande utile che ne dobbiamo riportare. Non perdiamo dunque tempo: mentre vado a prendere un lenzuolo, mettetevi in camicia od in calzoni; so seppellire al par di chicchessia, poichè quando mi trovava al servizio di Zobeide, e moriva qualche schiava mia compagna, aveva sempre io l’incarico di prepararla.»
Sorgeva l’alba, e Schahriar si alzò, ridendo fra sè della sottile astuzia messa in opra da Abu Hassan, per ottenere dal califfo nuovi favorii.