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ste se ciò accadesse?» chiese il califfo. — Darei un grande esempio, che sarebbe di soddisfazione a tutti i galantuomini. Farei dare cento bastonate sotto la pianta de’ piedi a ciascuno de’ quattro vecchi, e quattrocento all’imano, per insegnar loro a turbare e molestare così i vicini (1). —

«Il califfo trovò assai piacevole il pensiero di Abu Hassan, e siccome era nato per le avventure straordinarie, lo invogliò di farsene un singolar divertimento. — Mi piace assai il vostro desiderio,» disse dunque, «perchè veggo che parte da un cuor retto, e da un uomo, il quale non può soffrire che la malizia dei malvagi rimanga impunita. Avrei gran piacere di vederne l’effetto, e forse non è tanto impossibile che ciò accada, come ve lo potreste immaginare. Son persuaso che il califfo si spoglierebbe volentieri della sua dignità per ventiquattr’ore in vostro favore, se fosse informato della vostra buona intenzione e del buon uso che ne fareste. Benchè straniero, ho però credito bastante per contribuirvi in qualche cosa.

«— Veggo bene,» rispose Hassan, «che vi beffate della pazza mia immaginazione, ed il califfo se ne burlerebbe anch’egli, se venisse a cognizione di simile stravaganza. Ciò che tal cosa produr potrebbe, è che informerebbesi della condotta dell’imano e de’ suoi consiglieri, e li farebbe castigare.

«— Io non mi piglio beffe di voi,» replicò il califfo. «Dio mi guardi dal pensare sì irragionevolmente d’una persona pari vostra, che così bene mi trattaste benchè vi sia sconosciuto; e vi assicuro che

  1. Per infliggere questo supplizio, usatissimo in Oriente, si fa coricare il paziente sul dorso, se ne legano i piedi con una corda che va a finire intorno ad una lunga pertica, si alzano questi poi in modo che presentino la pianta, e quattro uomini robusti battono con forza.