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si volse indietro. Assad lo riconobbe pel fratello, corse a lui e l’abbracciò; Amgiad, che lo riconobbe pure alla prima, lo abbracciò del pari strettamente, lo fe’ salire sul cavallo d’un suo ufficiale che ne smontò, e condottolo al palazzo in trionfo, lo presentò al re, il quale creollo uno de’ suoi visiri.
«Bostana, che non aveva voluto tornare dal padre, la cui casa fu spianata nel medesimo giorno, seguendo il principe Assad fino al palazzo, fu mandata all’appartamento della regina. Il vecchio suo padre e Behram, condotti davanti al re colle loro famiglie, e condannati nel capo, gettaronsi a’ suoi piedi per implorarne la clemenza. — Non v’è grazia per voi,» rispose il re, «se non rinunziate all’adorazione del Fuoco, e non abbracciate la religione musulmana.» Salvarono essi la vita prendendo tale partito, come anche Cavama, sorella di Bostana, e le loro famiglie.
«In considerazione perchè Behram si fosse fatto musulmano, Amgiad, il quale volle ricompensarlo della perdita sofferta prima di ottenere la sua grazia, lo fece uno de’ suoi primari officiali, e lo alloggiò in casa propria. Informato Behram in pochi giorni della storia di Amgiad, suo benefattore, e di Assad, di lui fratello, propose ad essi di far equipaggiare una nave, e ricondurli al re Camaralzaman loro padre. — Probabilmente,» disse loro, «avrà egli riconosciuta la vostra innocenza, e desidererà con impazienza di rivedervi. Se così non fosse, non sarà difficile di fargliela conoscere prima di sbarcare; e s’ei persiste nell’ingiusta sua prevenzione, non avrete che il disturbo di tornare. —
«Accettarono i due fratelli l’offerta di Behram; e parlatone al re, che l’approvò, diedero l’ordine d’equipaggiare un vascello; nel che essendosi Behram adoperato con tutta la possibile diligenza, quando fu