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nati vollero darmi ad intendere; è anzi un giovane principe pieno di mille virtù. Guardiamoci bene dall’andarne a fare cattivo rapporto al califfo. —

«Avendo Bubekir, con simile discorso, scancellata dall’animo del popolo l’opinione che vi aveva impressa la sera precedente, tornò a casa, e vestiti i suoi abiti di cerimonia, andò a visitare il giovane Alasnam, che lo accolse graziosamente. Dopo vari complimenti d’ambe le parti, Bubekir disse al principe: — Signore, avete intenzione di trattenervi a lungo a Bagdad? — Vi rimarrò,» rispose Zeyn, «finchè abbia trovata una giovane di quindici anni, che sia perfettamente bella e tanto casta, che non abbia mai conosciuto uomo, nè desiderato di conoscerne. — Cercate una cosa assai rara,» rispose l’imano, «e temerei grandemente che la vostra ricerca non riuscisse inutile, se non sapessi dove si trova una donzella di tal carattere. Suo padre è stato una volta visir; ma abbandonò la corte, e da lungo tempo vive in una casa remota, dove si dedica tutto intiero all’educazione della figliuola. Vado, o signore, se lo bramate, a chiedergliela per voi; non dubito ch’ei non sia contentissimo d’avere un genero del vostro grado. — Non corriamo così presto,» rispose il principe; «io non isposerò questa fanciulla, se non so prima se mi convenga. Per la bellezza, posso fidarmi di voi; ma rispetto alla sua virtù, quali assicurazioni me ne potete dare? — Eh! qual sicurezza vorreste averne?» disse Bubekir. — Bisogna che la vegga in faccia,» rispose Zeyn; «non mi basta di più per accertarmene. — Ve ne intendete dunque molto di fisonomie?» rispose l’imano sorridendo. «Or bene, venite con me da suo padre; lo pregherò di lasciarvela vedere un momento in sua presenza. —

«Muezzin condusse il principe a casa del visir, il