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co fa, ma ora più nol siete. Sedete vicino a me, vi dico, e raccontatemi la vostra storia; ciò che avete scritto per mostrarmi il vostro carattere, e la insolenza di quel mercadante di schiavi, mi fanno comprendere che dev’essere straordinaria. —

«Il principe obbedì, e quando fu seduto:

«— Potente regina,» cominciò, «vostra maestà non s’inganna; veramente straordinaria è la mia storia, e più che non saprebbesi immaginare. I mali, i tormenti incredibili da me sofferti, ed il genere di morte al quale era destinato, e da cui la maestà vostra mi liberò per un tratto della sua generosità tutta reale, le faranno conoscere la grandezza del beneficio ch’io non dimenticherò giammai. Ma prima di entrare in questi particolari che fanno orrore, mi permetterà di prendere da più alto l’origine delle mie disgrazie. —

«Dopo tale preambolo, che accrebbe la curiosità della regina Margiana, Assad cominciò ad informarla della propria real nascita, di quella di suo fratello Amgiad, della reciproca loro amicizia, della passione detestabile delle matrigne, cangiata in un odio de’ più violenti, e stata origine dello strano loro destino. Venne poi alla collera del re loro padre, al modo quasi miracoloso della preservazione della loro vita, e finalmente alla perdita del fratello, ed alla lunga e dolorosa prigionia d’onde non lo avevano fatto uscire; se non per condurlo ad immolare sulla montagna del Fuoco.

«Quando Assad ebbe finito il racconto, la regina Margiana, sdegnata più che mai contro gli adoratori del Fuoco: — Principe,» disse, «malgrado l’avversione che ho sempre avuta per quegli idolatri, non lasciai di avere per essi molta umanità; ma dopo il barbaro trattamento che v’hanno usato, e il loro esecrabile disegno di fare della vostra per-