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di averne nuova buona o cattiva, lasciò il regno sotto l’amministrazione della regina, ed andò a governare quello del re di Samandal, continuando a farlo custodire con molta vigilanza, usandogli però tutti i riguardi dovuti al suo carattere.

«Lo stesso giorno che Saleh era partito per tornare al regno di Samandal, Gulnara, madre di Beder, giunse presso la regina sua madre. Non erasi quella principessa maravigliata di non aver veduto tornare il figliuolo il giorno della sua partenza, immaginandosi che l’ardore della caccia, come gli era talvolta accaduto, l’avesse trasportato più lungi che non si fosse proposto. Ma quando non lo vide tornare nè all’indomani, nè il giorno seguente, cadde in un’agitazione facile a comprendersi per la tenerezza che per lui nudriva. E l’agitazione sua accrebbe di molto, quando seppe dagli ufficiali che l’avevano accompagnato, ed i quali erano stati costretti a tornare dopo averlo lungamente cercato col re Saleh suo zio senza trovarli, che bisognava fosse loro accaduta qualche cosa di grave o si trovassero insieme in qualche sito ch’essi non potevano indovinare; che avevano bensì trovato i loro cavalli; ma quanto alle persone, non ne avevano avuta veruna notizia, per quante diligenze praticassero onde ottenerne. Sul qual rapporto, prese ella il partito di dissimulare e nascondere il proprio dolore, e li incaricò di tornare indietro e far nuove indagini. Frattanto aveva presa la sua risoluzione, e senza dir nulla a nessuno, ed ordinato alle sue donne che voleva star sola, erasi gettata in mare per chiarirsi sul sospetto concepito, che il fratello Saleh potesse aver condotto il re di Persia con lui.

«Questa gran regina sarebbe stata con grandissimo piacere ricevuta dalla madre, se, appena l’ebbe veduta, non avesse tosto sospettato il motivo che la con-