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il decreto della mia morte, vi supplico almeno di concedermi la grazia di andare sino a casa mia per dar ordine alla mia sepoltura, fare gli ultimi addii alla mia famiglia, dispensar elemosina, e disporre de’ miei libri a pro di persone capaci di farne buon uso. Ne posseggo uno, fra gli altri, di cui voglio far dono a vostra maestà: è un libro preziosissimo, e degno invero d’essere custodito accuratamente nel vostro tesoro. — E perchè è desso tanto prezioso? — Sire,» rispose il medico, «perchè contiene un’infinità di cose curiose, la principale delle quali si è che quando mi avranno tagliato il capo, se vostra maestà vorrà degnarsi d’aprire il libro al sesto foglio, e leggere la terza riga della pagina a sinistra, il mio capo risponderà a tutte le domande che vi piacerà di fargli.» Il re, bramoso di vedere cosa tanto maravigliosa, rimise la morte di lui alla domane, e lo mandò a casa sotto buona scorta.

«Il medico intanto mise in ordine i suoi affari; ed essendosi sparsa la fama che dopo la sua morte doveva accadere un prodigio inaudito, i visiri (1), gli emiri (2), gli ufficiali della guardia, tutta la corte infine si recò il giorno seguente alla sala d’udienza per esserne testimoni. In breve si vide comparire Duban, il quale, inoltratosi con un grosso libro in mano fino ai piè del trono, si fece recare un bacino, su cui spiegò la coperta ond’era avvolto il libro, e questo presentando al re: — Sire,» gli disse, «vi piaccia prendere questo libro, e tagliata che mi sarà la testa, comandate venga posta nel bacino sulla coperta del libro: appena vi sarà, il sangue cesserà di sgorgare; allora aprite il libro, e la mia testa risponderà a tutte le vostre domande.

  1. I membri del consiglio, di cui è capo il gran visir.
  2. I primi officiali civili.