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amabile che sia mai comparsa sotto il cielo, alla quale esso appartenne, e di cui mi cagionò la perdita! Me l’ha cagionata per una singolare avventura, il cui racconto moverebbe vostra maestà a compassione per un marito e per un amante sfortunato al par di me, se volesse aver la pazienza di ascoltarla.

«— Me ne parlerete un’altra volta,» rispose la principessa; «ma ho piacere,» soggiunse, «di dirvi che ne so già qualche cosa: sono tosto da voi; aspettatemi un momento. —

«Sì dicendo, la principessa Badura entrò in un gabinetto, vi depose il turbante reale, e preso in brevi istanti un’acconciatura ed un abito da donna, colla cintura che portava il giorno della loro separazione, rientrò nella stanza.

«Camaralzaman riconobbe subito la sua cara principessa, corse a lei, ed abbracciandola teneramente: — Ah!» sclamò; «quanto son grato al re di avermi così gradevolmente sorpreso! — Non aspettatevi più a rivedere il re,» ripigliò la principessa, pur abbracciandolo colle lagrime agli occhi; «vedendo me, voi vedete il re. Sediamo, che vi spieghi questo enimma. —

«Sedettero, e la principessa narrò al marito la risoluzione da lei presa nella prateria, dove avevano accampato insieme l’ultima volta, quando si fu convinta di aspettarlo indarno; in qual maniera l’avesse posta ad esecuzione fino al suo arrivo nell’isola di Ebano, ov’era stata obbligata a sposare Haiatalnefus, ed accettare la corona dal re Armano offertale in conseguenza del suo matrimonio; come questa principessa, di cui gli esagerò il merito, avesse accolta la dichiarazione del proprio sesso; e finalmente l’avventura del talismano trovato in uno dei vasi di olive e polvere d’oro da lei comperati, che le aveva dato motivo di mandarlo a prendere nella città degl’Idolatri.