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gli disse, «sul mercante cui appartengono le olive che ieri ho acquistate. Mi dicevate, parmi, d’averlo lasciato a terra nella città degl’Idolatri: sapreste dirmi cosa colà facesse?

«— Sire,» rispose il capitano, «posso assicurarne vostra maestà, come di cosa che so da me medesimo. Era convenuto del suo imbarco con un giardiniere assei vecchio, il quale mi disse che lo troverei al suo giardino, ove lavorava sotto di lui, e del quale m’indicò il sito; questo mi obbligò a dire a vostra maestà ch’era povero. Andai a cercarlo ed avvertirlo io stesso in quel giardino di venire a bordo, e gli ho parlato.

«— Se così è,» ripigliò la principessa Badura, fa d’uopo che oggi subito rimettiate alla vela, per tornare alla città degl’Idolatri, e condurmi qui quel garzone giardiniere, il quale è un mio debitore; altrimenti vi dichiaro, che confischerò non solo le merci che v’appartengono e quelle de’ mercadanti venuti sul vostro bordo, ma che me ne risponderanno la vostra vita e quella dei mercanti medesimi. Intanto, fin d’ora darò l’ordine di mettere i suggelli sui magazzini, ne’ quali si trovano, e non saranno levati se non quando m’avrete consegnato l’uomo che vi domando. Ecco quanto aveva a dirvi; andate, e fate ciò che v’impongo. —

«Il capitano non trovò nulla a replicare a quel comando, la cui inesecuzione doveva essere di sì grave danno a’ suoi affari ed a quelli de’ mercadanti, a’ quali significatolo, essi non si sollecitarono meno di lui a far subito imbarcare le provvigioni di viveri e d’acqua necessarie pel viaggio; e ciò fu eseguito con tanta diligenza, ch’egli potè salpare nel medesimo giorno.

«Felicissima fu la navigazione, ed il capitano del vascello prese così bene le sue misure, che giunse di