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«Concluso in tal guisa e stabilito il matrimonio, ne fu rimessa la cerimonia alla domane, e intanto la principessa Badura approfittò del tempo per avvertire i suoi ufficiali, che la prendevano anch’essi per Camaralzaman, di quanto doveva succedere, affinchè non se ne sorprendessero, assicurandoli che la principessa vi prestava il proprio assenso. Ne parlò del pari alle sue donne, e le incaricò di continuare a conservar il segreto.

«Il re dell’isola d’Ebano, lieto d’aver acquistato un genero, ond’era tanto contento, radunò alla domane il consiglio, e dichiarò di voler dare la principessa, sua figliuola, in matrimonio al principe Camaralzaman, cui aveva colà condotto, e fattosi sedere accanto; che gli rimetteva la sua corona, e lor ingiungeva di riconoscerlo per loro re, e rendergli gli omaggi dovuti. Ciò detto, discese dal trono, e fattovi salire la principessa Badura, quando fu seduta al di lui posto, questa vi ricevette il giuramento di fedeltà e gli omaggi dei signori più possenti dell’isola d’Ebano, che trovavansi presenti.

«All’uscire dal consiglio, fu fatta solennemente in tutta la città la proclamazione del nuovo re; si bandirono feste di più giorni, e spedironsi per tutto il regno corrieri all’oggetto di farvi osservare le stesse cerimonie e le medesime dimostrazioni di giubilo.

«Alla sera, tutto il palazzo stava in festa, e la principessa Haiatalnefus (1) (così chiamavasi la figliuola del re dell’isola d’Ebano) fu condotta alla principessa Badura, che tutti prendevano per un uomo, con una pompa veramente regale. Finite le cerimonie, le lasciarono sole, ed esse andarono a letto.

«La mattina seguente, mentre la principessa Badura riceveva in una generale assemblea i compli-

  1. È questa una parola araba che significa la vita delle anime.