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quantità di montoni, e pagarli con quelle belle monete, aprì lo scrigno; ma invece di trovarle, rimase estremamente confuso non vedendo se non che foglie tagliate rotonde nel luogo in cui aveva messo i denari. Si mise a darsi molti pugni sulla testa, mandando tali grida che attirarono in breve i vicini, la maraviglia de’ quali eguagliò la sua quand’ebbero udito di che si trattava. — Volesse Iddio,» gridò mio fratello piangendo, «che quel vecchio traditore arrivasse in questo istante col suo viso d’ipocrita!» Non ebbe appena finite le parole, che lo vide venire da lontano, e corsogli incontro, gli mise le mani addosso. — Musulmani,» gridò con quanto fiato aveva, «aiuto! aiuto! Ascoltate la mariuoleria che questo iniquo mi ha fatta.» In pari tempo ei raccontò alla turba di gente, che gli s’era raccolta intorno, quanto aveva già narrato a’ vicini; finito ch’ebbe, il vecchio, senza scomporsi, gli disse freddamente: — Fareste bene a lasciarmi andare, riparando così all’affronto, che mi faceste davanti a tante persone, affinchè io non abbia a farvene un altro più sanguinoso, del quale mi rincrescerebbe assai. — E che cosa avreste da dire contro di me?» rispose mio fratello; «son galantuomo nella mia professione, e non vi temo menomamente. — Volete dunque che lo divulghi?» rispose il vecchio col medesimo accento. «Sappiate,» soggiunse allora, volgendosi al popolo, «che invece di vendere carne d’agnello, com’è suo dovere, egli vende carne umana! — Siete un infame impostore,» ripigliò mio fratello.— No, no,» disse allora il vecchio; «nel mentre vi parlo, trovasi fuor della vostra bottega un uomo scannato ed appeso come un montone; andiamoci, e si vedrà se dico il vero. —

«Prima di aprire lo scrigno dov’erano le foglie, mio fratello aveva quel giorno ucciso un montone, accomodatolo ed esposto fuor della bottega secondo il