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tivo del Cairo in Egitto, Cofto (1) di nazione, e di religione cristiano. Mio padre faceva il sensale, ed essendo ricco, mi lasciò, morendo, tutte le sue sostanze. Seguii il suo esempio, e ne abbracciai la professione. Trovandomi un giorno al Cairo nel luogo pubblico dei negozianti d’ogni sorta di grani, un giovane mercante, bello e ben vestito, montato sur un asino, venne alla mia volta; e salutatomi, aprì un fazzoletto, il quale conteneva una mostra di sesamo. — Quanto vale,» mi chiese, «il sesamo di questa qualità, alla misura?...»
Scheherazade, vedendo il giorno, tacque; ma ripigliò la parola la notte seguente, e disse al sultano delle Indie:
NOTTE CXXIX
— Sire, il mercatante cristiano, continuando a narrare al sultano di Casgar la cominciata storia:
«Esaminai,» disse, «il sesamo che il giovane mi mostrava, e gli risposi che valeva, al prezzo corrente, cento dramme d’argento (2) alla grande misura. — Cercate,» mi disse allora, «i mercadanti che ne volessero a tal prezzo, e venite fino alla porta della Vittoria, ove vedrete un khan separato da ogni abitazione; io sarò là ad aspettarvi.» Sì dicendo, partì, e mi lasciò la mostra di sesamo che feci vedere a parecchi mercanti della piazza, i quali tutti