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visir Giafar proseguì di tal guisa la storia di Bedreddìn Hassan:

«Bedreddin,» dlss’egli, «continuò ad esercitare la professione di pasticciere a Damasco, e suo zio Schemseddin Mohammed ne partì tre giorni dopo il di lui arrivo, prendendo la strada di Emessa, d’onde si trasferì ad Hamach (1), e di là ad Aleppo, ove si fermò due giorni. Varcato quindi l’Eufrate, entrò nella Mesopotamia; e dopo aver attraversato Mardin, Mussul, Sengira, Diarbekir (2), e parecchie altre città, arrivò finalmente a Balsora, ove fece domandar udienza al sultano, il quale, non appena fu informato del grado di Schemseddin Mohammed, tosto gliela concesse. Anzi lo ricevè favorevolmente, e gli domandò il motivo del suo viaggio. — Sire,» rispose il visir, «son venuto per saper notizie del figlio di Nureddin Alì, mio fratello, ch’ebbe l’onore di servire vostra maestà. — È molto tempo che Nureddin Alì è morto,» rispose il sultano. «Circa a suo figliuolo, tutto quello che posso dirvene è, che due mesi circa dopo la morte di suo padre, disparve d’improvviso, e niuno l’ha mai più veduto, per quanto io l’abbia fatto cercare; ma sua madre, figlia di un mio visir, vive ancora.» Schemseddin gli domandò il permesso di andar a vederla e condurla seco in Egitto. Avendo il sultano acconsentito, non volle differir all’indomani a darsi quella soddisfazione; e fattosi insegnare dove stava la dama,

  1. Emessa o Hems. Hamach o Ham, sono due città della Siria sull’Oronte, dipendenti oggidì dal governo dei pascià di Damasco.
  2. Quattro città della Mesopotamia, oggidì il Diarbek: Mussul o Mossul, è sulla riva destra del Tigri, rimpetto al luogo ove sorgeva Ninive; vi si fa un gran commercio di mussoline e marocchini gialli; Diarbekir è l’antica Amida: ora è la capitale del Diarbek: giace anch’essa sul Tigri. I cristiani vi sono in numero di 80,000 e più. Vi si fa gran commercio di tela rossa, cotone e marocchino dello stesso colore.