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giovane, e che stando per finire i quaranta giorni, io poteva essere sorpreso da suo padre, uscii dal sotterraneo, e salita la scala, ne abbassai sull’ingresso la grossa pietra, e la copersi di terra.

«Ebbi appena terminato, che fissando lo sguardo sul mare dalla parte di terra ferma, scopersi il bastimento che veniva a ripigliare il giovine. Consultando allora tra me sul partito da prendere, dissi: — Se mi fo vedere, il vecchio non mancherà di farmi arrestare, e fors’anche uccidere da’ suoi schiavi quando avrà veduto il cadavere del figliuolo, e tutte le mie giustificazioni non lo persuaderanno certo della mia innocenza. È dunque meglio, avendone il mezzo, di fuggire piuttosto che espormi al suo risentimento.» Era presso al sotterraneo un alto albero, il cui folto fogliame mi parve opportuno per nascondermi: vi salii, ed appena mi fui collocato in guisa da non essere scoperto, vidi approdare il bastimento nello stesso luogo della prima volta.

«Ne sbarcarono tosto il vecchio e gli schiavi, ed inoltraronsi verso il sotterraneo in un’aria indicante come avessero qualche speranza; ma quando videro la terra smossa di fresco, cangiarono colore, il vecchio particolarmente. Alzata la pietra, discesero. Chiamano il giovane a nome; ei non risponde; raddoppia il loro timore; lo cercano, e lo trovano alla fine disteso sul letto col coltello fitto nel cuore, giacchè io non aveva avuto il coraggio di ritrarnelo. A quella vista misero acute strida che rinnovarono il mio dolore: il vecchio cadde svenuto; i suoi schiavi, per fargli prender aria, lo portarono in alto sulle braccia, e lo adagiarono appiè dell’albero sul quale io mi trovava. Malgrado però tutte le loro cure, lo sventuratissimo padre rimase a lungo in quel deplorabile stato, e li fece disperare più d’una volta della sua vita.

«Rinvenuto alfine da quel lungo svenimento, gli