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amichevolmente tutte le vostre opinioni, così abbiate la liberalità d’udire in pace le mie».
Quella difesa, io mi proponeva di farla a poco a poco, ed intanto la incominciava, analizzando con fedeltà l’essenza del Cristianesimo: — culto di Dio, spoglio di superstizioni, — fratellanza fra gli uomini, — aspirazione perpetua alla virtù, — umiltà senza bassezza, — dignità senza orgoglio, — tipo, un uomo-Dio! Che di più filosofico e di più grande?
Intendeva poscia di dimostrare, come tanta sapienza era più o meno debolmente trasparsa a tutti coloro che coi lumi della ragione aveano cercato il vero, ma non s’era mai diffusa nell’universale: e come, venuto il divino Maestro sulla terra, diede segno stupendo di sè, operando coi mezzi umanamente più deboli quella diffusione. Ciò che sommi filosofi mai non poterono, l’abbattimento dell’idolatria, e la predicazione generale della fratellanza, s’eseguisce da pochi rozzi messaggeri. Allora l’emancipazione degli schiavi diviene ognor più frequente, e finalmente appare una civiltà senza schiavi, stato di società che agli antichi filosofi pareva impossibile.
Una rassegna della storia, da Gesù Cristo in