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Ho io scritto queste Memorie per vanità di parlar di me? Bramo che ciò non sia, e per quanto uno possa di sè giudice costituirsi, parmi d’avere avuto alcune mire migliori: — quella di contribuire a confortare qualche infelice coll’esponimento de’ mali che patii e delle consolazioni ch’esperimentai essere conseguibili nelle somme sventure; — quella d’attestare che in mezzo a’ miei lunghi tormenti non trovai pur l’umanità così iniqua, così indegna d’indulgenza, così scarsa d’egregie anime,