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pure adottiamo l’altro mezzo-vinto, che i Francesi ammettono, qualora si eseguisce senza enunziare lo Scaccomatto da essi chiamato Echec et mat aveugle, poichè non corre obbligo d’avvisare uno Scacco, che non può ripararsi.

XIX. Non è lecito ad alcun Giuocatore dopo il principio del giuoco ricorrere ad estranei ajuti, come a Libri, o Scritti anche suoi proprj, per illuminarsi, o risovvenirsi di qualche tratto, dovendo combattersi colla sola personale capacità. Molto meno sarà permesso il chiedere, e profittare del parere di chi che sia sopra alcun tratto nè suo, nè dell’Avversario; altrimenti nell’uno e nell’altro capo il Giuocatore contrario potrà validamente protestare di non pagar la scommessa in caso di perdita. Che se un Astante non ricercato, e di moto proprio somministrasse qualche lume ad uno de’ Giuocatori, come questi non è partecipe d’alcuna colpa, non dovrà nè meno soggiacere ad alcuna pena, e rimarrà perciò in libertà di fare qualunque tratto, benchè suggerito; restando solo al Giuocatore avversario salva la sua ragione contro il loquace per la refezione del danno. Il prescritto di sopra deesi intendere ove non accada di doversi interrompere il giuoco, e rimetterlo ad altro tempo per qualche ragionevol motivo; nel