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34 | le industrie femminili italiane |
NOTE.
Parecchi laboratori sono illustrati negli articoli che compongono il presente volume, mentre altri, che pure hanno importato tanto buon volere e tanta pena alle loro promotrici, passano col semplice nome del luogo in cui si trovano. Ora per impedire che restino affatto nell’ombra, si vuol fare qualche noticina su quei laboratori, almeno, di cui si ebbero dati.
(1) pag. 26 — Scuola istituita dalla signora Danica Della Casa, nativa dalmata; ha costato due anni di prove ben vigorose; la prima scuola per bambine non è riuscita. La signora Della Casa ha dovuto prendere delle donne e insegnare loro direttamente essa medesima quei lavori dalmati, che le popolane di tutta la regione balcanica eseguiscono, improvvisando quasi i disegni più semplici e la disposizione dei colori.
(2) pag. 27 — (Palermo) Sicaniae labor, unione di dieci scuole fondate
nel 1904 in Palermo dalla principessa Resuttana colFintento di ripristinare
gli antichi ed artistici lavori femminili della Sicilia. L’istituzione,
grazie all’interesse e alle cure assidue della promotrice,
ha avuto un successo così prospero, che in poco tempo si è estesa
in tutta l’Isola. Oltre che in Palermo ci sono ora laboratori a Siracusa,
a Noto, a Caltagirone, a Trapani, ad Alcamo, a Monte S. Giuliano,
a Ragusa, e a Patti.
La principessa Resuttana aiuta la sua istituzione con lotterie,
con mostre e vendite particolari. Il lavoro ha un esito felicissimo,
tanto che riesce difficile corrispondere a tutte le richieste e a tutti
gli inviti.
(3) pag. 29 — (Aquila) Laboratorio fondato nel 1904 da un gruppo di signore della città, le quali fin del 1905 cominciarono ad occuparsi per riportare i merletti aquilani alla loro antica bellezza, ispirate a ciò da S. M. la Regina Margherita, che aveva ammirato la finezza dell’esecuzione come degna di modelli più classici e originali dell’Abruzzo.