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28 | le industrie femminili italiane |
Caprioli - miniature; 5.° Matilde Smid - terre cotte e arazzi; 6.° Elisa Sidenius - lavori svedesi; 7.° Lina Falangoli - ventaglio a punto in aria; 8.° contessa Frankenstein (laboratorio di S. Caterina), principessa di Viggiano e principessa della Scaletta (laboratorio di Porta del Popolo) - oggetti pratici di vestiario e biancheria; 9.° Elisa Martelotti Donadoni - cartoline a soggetti romani; 10.° Maria Spezia - terre cotte d’imitazione antica, arazzi e dipinti; 11.° Emma Fabri - maioliche a gran fuoco; 12.° Marchesa Campanari (Veroli, prov. di Roma) - veli di seta.
SARDEGNA. — Due costumi completi di Ploaghe e di Osilo coperte e asciugamani in tessuti a mano, di cotone tappeti, copricasse, bisacce di San Basilio, di Mandras, di Sennorbi in tessuti a mano, di lana, a colori vegetali - cestini di Alghero, di Sinnai, di Castelsardo, di SanVeromiiis, di Tortoli - gioielli.
TORINO. — 1.° Per l’Esposizione: camera da letto stile barocco in ricamo bandera;
2P Per il banco vendita: oggetti varii: pirogravures, ricami variati, merletti d’Irlanda, trine ad ago di Valvaraita, biancheria della Valle dell’Ossola.
UDINE E CIVIDALE. — 1,° Per l’Esposizione: camera completa per bambino, con biancheria finita in merletti della Scuola di Brazzà;
2.^ Per il banco vendita: tessuti in bavella - corredini completi e oggetti varii ricamati e guerniti in merletto.
URBINO. — 1.° Per l’Esposizione: tessuti montefeltreschi. 2.^ Per il banco vendita: oggetti varii.