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12 le industrie femminili italiane

sidi e simpatie un organismo vitale lavorammo assiduamente. Mentre lo Statuto impone al Consiglio di Amministrazione di radunarsi ogni due mesi, esso tenne nel corso dell’anno 1904 trenta sedute, quasi sempre assistito dalla vigilante attenzione dei Sindaci. La presidente contessa Cora di Brazzà Savorgnan e la consigliera delegata signora Liliah Nathan-Ascoli lavorarono senza tregua ogni giorno per la Cooperativa. Così nutrita di lavoro e di amore l’istituzione uscì dai pericoli dell’infanzia e ormai può con fede sicura contare sulla efficacia «della sua provvida funzione nell’economia nazionale.

Attorno all’opera centrale del Consiglio di Amministrazione si svolge l’opera, quasi diremmo periferica, del Comitato di patronato come organo di produzione industriale sempre più copiosa ed eletta. Sotto la presidenza delle benemerite contesse Pasolini e Suardi si adoprò a costituire Comitati regionali e locali; a educare il gusto delle operaie con modelli, con disegni e consigli; a distribuire fra le più oneste e le più abili le materie prime necessarie al lavoro, a diffondere nei Comitati la convinzione di quanto sia utile l’opera della «ignora che si mette a contatto colle umili operaie, che lavorano al tombolo, al bulino, al telaio, nella casa povera, per inviarci una produzione abbondante, di buon gusto, ispirata al genio dei luoghi.

Coll’esempio, coi viaggi di propaganda, colla corrispondenza infaticabile il Comitato di patronato educò i Comitati regionali e locali alla solidarietà e alla responsabilità della produzione scelta e continua, giacché nella grande concorrenza commerciale quelle sole imprese prosperano che possono soddisfare puntualmente alle richieste della clientela; se il rifornimento della merce è intermittente, tardivo, incompleto, la clientela e, specialmente, i grandi commercianti e gli stranieri, si volgono dove il prodotto sarà meno artistico, ma più puntuale in forza di organizzazioni industriali meglio disciplinate.

Nel 1." esercizio del 1904 le nostre vendite furono di L. 55.375.73; nel 2° di L. 128.933,054, e superiori si annunciano nel corrente esercizio che, nella stagione invernale, la più prospera nel nostro commercio, ci diede per risultato un ammontare di L. 25.000 o 30.000 per mese. Per estendere i nostri mercati stipulammo nell’anno 1905 un contratto di rappresentanza a New-York con miss Edith Davis, for-