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prafazione |
per mezzo di un Consiglio sorvegliato dall’opera continua dei Sindaci di fronte ad essa sta un Comitato Centrale di patronato di 24 signore, che sorveglia il movimento artistico dell’azienda sociale, e lo dirige, sia personalmente coi consigli, coi modelli, colle ispezioni, sia indirettamente per opera d’ispettrici che porteranno fuori di Roma la parola, il consiglio, la guida di un’arte più. esperta e di un mercato più vasto. Questo Comitato concorre col Consiglio d’Amministrazione alla nomina di una giunta tecnica che giudica inappellabilmente sull’accettazione delle merci, sul loro prezzo di costo. Questa Giunta assolve un lavoro tecnico quotidiano, essenziale alla prosperità della Cooperativa e dell’arte, essa deve sentire il duplice freno delle esigenze economiche ed artistiche ed essere strumento continuo di conciliazione fra l’arte e l’economia, perchè senza questa conciliazione l’una e l’altra sono condannate.
Possa la Cooperativa, fedele ai proponimenti del suo Statuto, portare attraverso il corso del tempo a quelli che verranno dopo di noi, il nostro fervido saluto, e destare in essi lo stesso amore sociale che animò il nostro lavoro.
Dopo la costituzione legale della Cooperativa si dovettero risolvere i gravi problemi economici necessari per darle una vitalità commerciale. Occorreva trovare una sede adatta alla vendita e alla direzione, scegliere un personale onesto e capace, iniziare a Roma, in Italia e all’estero, un rapido mercato delle merci perchè il bisogno delle lavoratrici non poteva tollerare ritardi nella vendita dei loro prodotti. Mercè il concorso generoso della Banca d’Italia, ottenemmo in affitto a condizioni singolarmente favorevoli, l’area che ora occupiamo in Via Marco Minghetti. Sui disegni dell’architetto Moraldi, sotto la preziosa direzione della contessa Maria Pasolini, coll’opera muraria del cav. Baggio, sorse l’ampio salone che ci fu consegnato nel marzo 1904 e inaugurato nel giorno 26 dello stesso mese con signorile solennità fra gli incoraggiamenti dei buoni. Gli aiuti ci vennero da ogni parte e prima di tutti dalle LL. MM. il Re, la Regina e la Regina madre; noi lavorammo in letizia fra la benevolenza di tutti, dal Municipio alla Cassa di Risparmio, dal Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio al più modesto giornale. A formare con questa larga corrente di sus-