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LE INDUSTRIE FEMMINILI

DI ROMA


E Roma in tanto affaccendarsi di intelligenti attività e di artistico sviluppo che cosa fa, che cosa produce? Imperatori e Pontefici si sono concordati un tempo nel riunire nella capitale del mondo tutte le grandezze, tutte le arti, tutti i geni delle due civiltà.

A Roma, le pietre parlano di secoli, le vie hanno ricordi di grandezze infinite, ma Roma non è mai stata la patria di un poeta, d’un artista grande. Roma ha ospitato i geni, non li ha creati. I geni sono passati, e la grandezza di Roma è rimasta. Roma conquistava; non il commercio, non l’industria, ma le grandi vittorie, i dominii sconfinati, le fortificazioni delle città erano l’ambizione e la gloria sua.

Roma era vittoriosa, e accoglieva i vinti da vincitore. E ha fatto sua l’arte dell’Oriente; da ogni parte ha prese le ricchezze dell’oro, il lusso delle stoffe, gli splendori di tutte le arti decorative, dell’arte del ricamo che in quei tempi era arte decorativa. I tessuti che prima erano di sola lana e di filo