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Signoria, passando per Piazza del Duomo; alle ore 7 e mezzo pom. fu fatta la corsa dei cocchi entro l’anfiteatro eretto sulla Piazza di S. Maria Novella; ed alla prima ora di notte vennero incendiati i fuochi d’artifizio sul ponte alla Carraia e illuminate le sponde e le spallette del fiume Arno dal ponte Vecchio alla nuova cinta urbana, egualmente che tutti gli edifizi comunali; alcune bande musicali disposte in vari punti della città eseguirono sinfonie fino a notte inoltrata. La Società poi di S. Giovanni Battista fece eseguire la messa in musica nella Metropolitana e la festa sacra nel tempio di S. Giovanni, ove secondo r antica consuetudine intervenne il Municipio di Firenze. L’estrazione delle doti e medaglie conferite dalla Società fu eseguita nella domenica successiva nel gran salone di Palazzo Vecchio con accompagnamento di sinfonie musicali.

Tali feste furono ripetute nel modo stesso anche nell’anno 1864.

§ IX


Nel 15 di settembre di quest’anno 1864, fu sottoscritta a Parigi la convenzione fra la Francia e l’Italia, in seguito della quale il Governo italiano, con atto il più ardito e coraggioso di politica nazionale, decretò il trasferimento della capitale da Torino a Firenze. La regina dell’Arno chiamata all’onore di essere sede del Governo dovè rinunziare alle pubbliche feste che avevano rapporto a memorie municipali, e come regina di una grande nazione celebrò quelle soltanto che ricordavano il Nazionale riscatto.

Quando poi gli eventi del 1870, dischiusero la via del Campidoglio, Firenze, patria di Dante e di Macchiavelli