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parte terza | 57 |
corsa dei barberi, festa religiosa, e quella degli omaggi furono differite e rimesse al dì 5 del successivo mese di luglio.
Il dì 4 di giugno dell’anno 1803, fu l’ultimo della vita di Carlo Lodovico al quale succede la Regina Maria Luisa che in qualità di reggente governò per il figlio Carlo Lodovico allora bambino. Il giorno 14 dello stesso mese di giugno veniva pubblicato un’avviso dalla segreteria di Stato, con il quale si faceva noto che la celebrazione delle feste civili, solite farsi nel giorno di S. Giovanni, essendo incompatibili con le lacrime e la estrema tristezza della Regina e del figlio, era stato stabilito che venissero sospese e differite al 24 e 25 di agosto. Le feste sacre però dovevano effettuarsi senza alcuna variazione nei giorni consueti. Giunti al 24 di agosto di detto anno, ebbe luogo nella mattina la processione del clero del Duomo, con monaci e compagnie della città e suburbio; nelle ore pomeridiane il palio dei cocchi e nella sera i fuochi sopra il campanile di Palazzo Vecchio.
Nella mattina poi del dì 25 ebbe luogo nel gran salone dei Cinquecento la cerimonia del giuramento di fedeltà e sudditanza, fatto in nome di tutto il Regno dal Senato fiorentino, dal Magistrato civico e da varie Deputazioni delle primarie città di Toscana. La Gazzetta di quel tempo fa la descrizione di questa festa. In essa si legge che «le LL. MM. la Regina ed il figlio deposto il nero ammanto di duolo, si videro tutti esultanti nella più ilare e sfarzosa comparsa, e in abito di ricca e suntuosa gala, essi giunsero al Palazzo Vecchio venendo da quello dei Pitti in muta a sei cavalli, e con altre tre mute di seguito, e giunti nel salone, si assisero sotto un magnifico trono ove riceverono il giuramento che fu registrato fra i pub-