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30 le feste di s.giovanni

Intorno alle due Colonne di porfido che fiancheggiano la porta di mezzo del Tempio di S. Giovanni, attestato della fedeltà fiorentina, erano ammassate in due cumoli tante corone civiche di quercia, e di foglia di querce erano i festoni che pendevano dalla porta, raccomandati a quelle colonne. Sopra l’altare posavano i SS. Evangelii, ed era fiancheggiato da due Canonici destinati di ricevere il giuramento con altri sacerdoti, il cui Uffizio era di benedire le Milizie, e coronarne la fionte sopra l’elmo con le già preparate corone intrecciate da nastri di seta bianchi e rossi colori nazionali.

Frattanto le bande delle milizie cittadine divise in 16 squadre vennero con bell’ordine ed imponente spettacolo verso la piazza S. Giovanni fra lo strepito degli applausi, delle campane, e delle artiglierie, ogni militare portava una divisa intorno alla vita di color verde, prescelto qual simbolo di liberare la Patria, variamente ricamata ed ornata. Al giungere delle prime squadre Stefano Colonna si alzò e salutata la Signoria, andò a prestare il giuramento. Lo imitarono successivamente i quattro commissari; e quindi di mano in mano tutte le schiere, che avanzando regolarmente giuravano, erano benedette, e ricevevano la corona civica. Sfilando quindi verso via Calzaioli, pervenivano di mano in mano e si schieravano in ordinanza sulla Piazza della Signoria addobbata con singolare splendidezza.»

§ VIII

Tacciono gli storici delle feste di S. Giovanni in tempo dell’assedio. È certo che tolta ogni comunicazione, non vennero in questi anni recati i tributi e gli omaggi dalle terre