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eggianclo contro detta città; nel 1294, fa corso sotto le porte di Pisa; nel 1324, sotto Pistoia, insulto che fu reso ai fiorentini dai pisani nel 1364 che al Ponte a Rifredi corsero un palio e batterono moneta.

Le feste di S. Griovanni furono in alcuni anni differite come avvenne nel 1408, che si fecero nel di 3 di luglio, poiché la Signoria volle far vedere questa festa ad un ambasciatore di Francia che venne in Firenze in quel mese. Così pure nel 1402 furono differite le feste di qualche giorno, per la venuta di altro ambasciatore di Francia. In quest’anno 1402 fu presa memoria in un ricordo della Libreria Strozzi come di cosa notabile e mai praticata che la sera in cui si fece la festa di S. Griovanni, si fece pure un artifizio di fuoco, che fu chiamato girandola. Sembra che questa sia l’epoca nella quale si cominciò ad usare dei fuochi artificiali in occasione delle feste di S. Giovanni.

Queste feste furono soltanto per qualche anno sospese, allorché predicava in Firenze Fra Grirolamo Savonarola. Egli voleva indurre i fiorentini ad una vita austera e scevra da tutto ciò che fosse di leggerezza e di inutile svago. Si legge nella sua vita che fece inalzare sulla Piazza della Signoria una specie di altare, sotto al quale fece porro una quantità di scope e fascine. Su quest’altare che s’inalzava con varii ripiani, indusse il popolo a gettarvi una innumerevole quantità di oggetti appartenenti al lusso e all’adornamento, non che dadi, carte da giuoco, istrumenti musicali, libri, pitture, sculture, ed ogni altro oggetto che apparisse contrario alla gastigatezza dei costumi, e persuase ancora una quantità di ricche donne di Firenze a spogliarsi dei loro ornamenti e gioie, e gettarle su quest’ altare al quale fu dato fuoco fra i canti e gli applausi della moltitudine. Questo religioso fanatismo fu di breve