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22 le feste di s.giovanni

fatto poi un processo dall’Arte dei Mercatanti contro il detto legnaiolo per nome Pietro Farsetti che era stato causa involontaria di tale disastro.

§ V

Tornando frattanto alla descrizione delle feste, dopo che la Signoria aveva ricevuto gii omaggi ed i tributi, ed aveva assistito dalla ringhiera allo spettacolo dei suoni, canti e danze, come sopra descritti dal Dati, si muoveva per andare al Tempio di S. Griovanni, e di questo corteggio abbiamo una descrizione in un Codice della Libreria degli Strozzi. «Innanzi alla Signoria due Tavólaccini vestiti di verde per far la strada con un rosellino a centina con una croce rossa nel mezzo, poi erano 8 Trombetti con le trombe lunghe d’argento con giglio nel pennone, 6 Trombatori con le trombe d’argento lunghe di libbre 6 on. 6 l’una, con pennone e giglio, un naccherino che suonava le nacchere con un grembiule di drappo con due gigli e una croce nel mezzo, uno che «suonava le ciambanelle di bronzo con una nappa lunga rossa e bianca, con una coltelliera d’argento, accanto 10 Donzelli vestiti di rosso e verde con drappi di più sorte cioè con abito di raso e velluto; ciascuno serviva un signore, uno il Gonfaloniere, e uno il Notaro, poi 4 pifferi e due Tromboni d’argento, dietro a questi un Comandatore vestito di paonazzo con una mazza di velluto rosso e bianco, il gonfaloniere nel mezzo del Proposto e del Potestà. Di poi i Signori in coppia col cappuccio e il Notaro dietro pure in coppia vestito di paonazzo con