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parte prima | 19 |
§ IV
Negii antichi storici si parla spesso nella descrizione delle feste di ceri e di carri; per migliore spiegazione giova conoscere ciò che dice il Mauni, che cioè questi ceri che talvolta erano di cera da ardere, e talvolta di carta pesta dipinti, venivano collocati sopra certi castelli o torrette, quali il più delle volte avevano la forma dei castelli e luoghi che mandavano il Censo.
Questi carri sembra che venissero in uso circa il 1200; si trova infatti nel 1271, un concordato fra il Capitolo, il Clero fiorentino, ed i Consoli dell’arte di Calimala per cagione di tali offerte.
Questi carri si fabbricavano in via degli Scarpentieri presso il Canto de’ Nelli; strada che da molti anni non conserva più questo nome; Francesco Redi scrisse in una lettera che questo nome traeva la sua etimologia dal latino Carpentarius, che vuol dire Legnaiolo. La famiglia Pollini fondatrice dello spedale della Scala, ha nello stemma 8 ruote da carro, poiché apparteneva a quelli artefici che costruivano i carri.
I primi carri che si usavano in Firenze per le feste erano assai goffi, e quasi ridicoli, poiché nei ceri di carta pesta vi erano infilati dei Bambocci di cera; quali allorché passavano per le vie venivano con uncini e mazze staccati e dati per divertimento ai fanciulli.
Questi carri e ceri venivano sul principio introdotti entro la Chiesa di S. Griovanni; ma stante l’imbarazzo che vi arrecavano fu ordinato nel 1484, che non vi si introdu-