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6 | le feste di s.giovanni |
vennero sottoposti ad eguali tributi. Per formarsi un’idea del numero di tali tributi basti il sapere, che nel 1336, come accenna il rammentato Borgliini, la sola cera offerta pesò libbre 3657.
Nell’anno poi 1128, fu celebrata con straordinaria pompa la festa nel Tempio di San Griovanni, poichè in detto anno fu trasportato il Fonte Battesimale, che avanti trovavasi in S. Separata; e fu collocato nel centro, ove oggi vedesi un vasto ottagono che prima fu di semplici mattoni, e poi di marmi di più colori; sul quale ottagono si ergeva il Fonte circa a tre braccia, che aveva nel centro la Pila ove si faceva il Battesimo, forse per immersione. Questo Fonte fu levato dal suo posto e totalmente annientato nel 1577, per consiglio di Bernardo Buontalenti, onde aver maggior campo di addobbare la chiesa per il solenne battesimo di Filippo figlio di Francesco dei Medici.
In quanto alle feste solenni che solevansi fare ogni anno, eravi pure la consuetudine di corrrere un palio che era di stoffa tessuta in oro e di velluto vermiglio, però è molto dubbio ciò che racconta il celebre Lami sulla autorità del Villani, che cioè questa corsa avesse principio nel secolo IV; la prima Tolta che si trova veridicamente rammentata è nell’anno 1288.
In questi anni cioè circa il 1298, le feste di S. Giovanni dÌvennero splendidissime poiché ad esse collegavasi una tale significazione della potenza della fiorentina Repubblica la quale divenuta ricca e temuta ambiva che i tributi dovutile dai Castelli e terre soggette fossero nel giorno di S. Gliovanni recati ed accolti con la maggior pompa possibile. Siccome questi tributi e le feste che ne seguivano venivano date sulla piazza detta della Signoria e poiché si collegano con la storia di detta piazza, non