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della facciata del Duomo non poteva fallire. Subito dopo si ricostituiva una nuova deputazione promotrice con a capo S. A. il principe Eugenio di Savoia Carignano; a vice presidente della detta deputazione fu eletto il March. Ferdinando Bartolommei; erano consiglieri il principe Ferdinando Strozzi; il conte Ugolino della Gherardesca il cav. Giovanni Batta Fossi (tesoriere), ed il March. Lotteringo della Stufa (Segretario).

L’8 Novembre 1861 fu bandito il programma di concorso a cui tutti potevano concorrere. Il concorso si chiudeva il 30 Settembre 1862 ed erano assegnati tre premi, il primo di Lire 10080, il secondo di Lire 8400, il terzo di Lire 6720; la deputazione si impossessava dei tre disegni premiati.

La Giurìa era formata di membri scelti fra le primarie accademie di Belle Arti d’Italia ed era così composta:

Camillo Boito per l’accademia di Milano
Pietro Campori » » » Roma
Enrico Alvino » » » Napoli
Alessandro Antonelli » » » Torino
Gaetano Baccani » » » Firenze
Andrea Scala » » » Venezia
Fortunato Lodi » » » Bologna

Funzionava da Segretario Cesare Guasti.

Quantunque venissero prescelti i disegni del Peterson, del Coppi, e del Falconi, i tre premi non furono conferiti.

Allora nel mese di maggio dell’anno 1864 fu riaperto il concorso; si compose una nuova commissione formata, di Massimo d’Azeglio, Giovanni Duprè, Edoardo Van-der Nuli, Domenico Malvezzi, Ernesto Forster, e Coriolano Monti, con a segretario Guglielmo Enrico Saltini.

Furono presentati al giudizio 42 progetti, fra i quali piacquero più quelli del Peterson, dello Scala, del De Fabris e del Majorfi. Il progetto De-Fabris ebbe 4 voti in favore e due contrari; ma terminando con un coronamanto Tricuspidale, piovvero da tutte le parti vivissime proteste, poiché, dicevano, che quel coronamento rompeva l’armonia del resto dell’Edilìzio. Allora il 27 Novembre 1865 fu nuovamente aperto un concorso definitivo formando una nuova Giurìa composta del March. Pietro Selvatico, del Conte Carlo Porta, Prof. Emilio Santarelli, Prof. Giuseppe Bertini, Prof. Ernesto Forster, Cav. Domenico Malvezzi. Prof. Edoardo Van-Der-Null, Segretario il Cav. Ferdinando Martini. Dei quaranta disegni presentati che si esposero al pubblico nel Marzo del 1867 ne furono scelti sei, quelli del Cipolla e dell’Alvino basilicali, quello del Peterson basilicale con ballatoi inclinati, quelli del Partini, del Cipolla e del De-Fabris, Tricuspidali. L’architetto Lasinio espose fuori concorso