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1661. Il 20 Giugno di questo anno furono celebrate le nozze del principe Cosimo, in tale occasione venne dipinta su tela una facciata e quindi attaccata alla muraglia; e li restò finchè stappata dal vento cadde a brandelli sulla piazza. Si crede che l’idea di questa facciata fosse di un gentiluomo, il quale volendo onorare la sposa Margherita Luisa di Borbone, figlia di Giovanni Battista Gastone Duca di Orleans, dipinse nella sua facciata statue, medaglioni e rilievi allusivi alla Nazione Francese. Tra i rilievi dipinse la colomba che porta la sacra ampolla a Clodoveo; Carlo Magno che riedifica Firenze; tra le figure, S. Lodovico re, S. Dionisio primo vescovo di Parigi, S. Lodovico vescovo di Tolosa, Santa Clotilde, Santa Radegonda, Santa Genovieffa, San Germano vescovo di Parigi.
Tra i medaglioni S. Brunone, S. Ignazio di Lojola, che in Parigi diè principio al suo ordine.
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LA FACCIATA DEL DUOMO AI NOSTRI TEMPI
Venendo ai nostri tempi, la prima volta che si cercò di dare finalmente compimento alla Cattedrale di Firenze fu nel 1822; un giovane pensionato a Roma per nome Giovanni Silvestri presentò un disegno, composto di 4 pilastri nei quali erano poste in basso delle edicole; il ballatoio ricorreva per tutta la facciata, e sopra di essa per termine dei pilatri, vi erano in ciascuno di essi una specie di candelabri sorretti ciascuno da due figure, ed in mezzo a questi e sulle navi minori era posto un tempietto per nave. Da quell’anno si va fino al 1842 quando furono proposti due progetti uno dell’Architetto Marchigiano Niccolò Matas, e l’altro di Gian-Giorgio Muller. Nel 1858 sotto il potere granducale fu fatto un bando per costituire l’associazione che doveva raccogliere il capitale necessario per erigere la facciata. L’associazione costituì nel suo seno una deputazione, con a capo S. A. l’arciduca Ferdinando, a vice presidente Mons. Giovacchino Limberti allora arcivescovo di Firenze, erano deputati il Gonfaloniere di Firenze Marchese Berte Dufour, il Principe Don Andrea Corsini, il Cav. Giovan Batta Fossi presidente della Camera di Commercio, il Cav. Bellini delle Stelle. Funzionava da segretario Mario Tabarrini; ma ecco che mentre l’associazione comincia i suoi lavori scoppia la memorabile guerra del 1859 che interrompe tutto.
Peraltro nel 1860 e il dì 22 di Aprile giorno di domenica, il re Vittorio Emanuele pose la prima pietra della facciata del Duomo dando l’iniziativa alle sottoscrizioni con lire Centomila; con tali auspici l’impresa