Pagina:Le dieci mascherate delle bufole mandate in Firenze il giorno di Carnovale l'anno 1565. Con la descrizzione di tutta la pompa delle maschere, e loro invenzioni, 1566.djvu/46

5 1 Mascherate MÙfu ch’alia, città, del fiero Marte • Tanto acqutjlafje: il Cheroncfe il dica Horpremio degno a l’alta mia fatica. Gran Francete, miyienfiidatuaparte. Seconda coopta. ^gwineJIa^condacp^AjeflincìroMa Ogno,ilqualem unoornatifsimocimiero por tana per infegna un Serpe/per il fogno d’Olim pia 5 come peri hifforj.e è.norilsimo con un grS di/simo fpen acchiofatto a propofìto delbefdi fogno d. quel ricco cimiere.Indoffo haueua un armadura, fatta all antica al modo de’ Greci cÓ molte mafeherette per tutto il doffb.ela fuaco razza era comporta a falde,& a fraglie dfoterfe fatte con buon difegno di telette, e ^arricciato doro,ricamate,e frangiate feròdo il modo, che h U ^ e neIle ftatue antiche,cnelle medaglie,^ L ^A% l T m #0 1 Jbighaméto ricco in/ino a i piedi.Nella mano finiftra portaua uno feudo pur fatto all’antica có leggiadr.fsima grada, do ue in campo d’oro era il folgore di Gioue,& at torno corne a gli altri qùeftì duoi uerfo La liberalità preje il mìo nome Mentre che l fuo m’ojf erfe la ^ntnde>>a Haueua cinta a canto una ftorta tutta meda d’o ro,con fogliami diucrfi,e piaceuoli. Il eauallo cneegli caualcaua,haueua una teftiera, fatta a foggiad’una terribiljmafchera.la quale gli co.pnuada’cnni della tefta,inftno alle nari del na fo