Pagina:Le dieci mascherate delle bufole mandate in Firenze il giorno di Carnovale l'anno 1565. Con la descrizzione di tutta la pompa delle maschere, e loro invenzioni, 1566.djvu/45

Delle EVFOLE. 5 * niftro braccio portaua vno fendo,’il cui campo era azzurro,e dentro vi eraManc di baflorihe uo dorato, Se intorno a l’orlo di dettd feudo e* rane a lettere d’oro quelli verfi. il mondo ^infuepoi fui in Egitto Cleopatra a legar tra fiori, e l’herbd. Nella man delira teneua vnazagnglii con dua ferri,& vno delli duoi feruitori.chehaueuafe* co.gii portanà una pùngeiite alla, onde pende uà dalla fommita tin’Hp 1 caffi o, con vno fpechio da l’uno de lati,& da l’altro con quelli 4. verli. Jlfìer Germano,il Gallo tmpetuoft Boemi a,Armenia,e Capodocia ancora Eremi: hor gpaF & a. n c e s c o a la tua Flora Fu che mai "Vengo altiero^glorio fo. _ Pompeo coreana i.n-iella vn ricco ckniero,in ci ma del quale llauavn Lione, quale fi reggeua in fu i piedi di dretro/con una fpada nella bran ca delira,& il dollò; era coperto parimente di velluto rollò,maCon uanjadornaméttdal primo, con 1 (a# calzari riccamente adorni: Se nel lìnillro. braccio portaua uno feudo azurro, nel quale li vedeuano dipinte tre corone di gramigna con quelli duoi uerfiattorno, Sonfm^d forfè il primo,e fui tra hot Qua 1 Baccio Iliade,e Pammende a Tebe. Nella delira haueua la zagaglia con duoi ferri. Er uno de duoi feruitori portaua, li cerne a Cc fare,un pungen te,doue erano nel Epitaffio gl’infialanti uerfi. £ z