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83 La Pitttra; quanta tattilità il Pittore infernale interruppe il corfo di quefta bella linea facendole violare il diuino precetto. Imagines abominationum , dice Ezecluello. ConfUnle, ©• imaginem fai- fam, dice Abacucco. Et ecco che'l fapere dell'- vno abballa l'audacia dell'altro con I’incompa* labile lineatura di quefto lino , e riuolgendo in defperatione l'emulatione , finifeeil giuoco, e fpezza del fuo competitore il difegno . Et confringet fimuUcr* eorum,d ce Ofea. Et ima• ginn ipftrum ad nihilum rediga , dice Daiud. Ma meglio , e forfè più viuawente potremo quello (ingoiar ccruinc raffigurare nel certame di Parrafio, e di Zeufì . L’rno appella l'altro à dipignere , la pugna è dubbiofa , il premio prepofto è alla gloria . Vienfì al paragone , comparono in duello , fccndono nello (leccato , la lizza è l’officina , il campo la tola , la fcherma lo ftudio , i pennelli fou l'armi, i colori gli aflalti, irratti le ferite . Ec hauendo l'vno in vn caneftro d'vue dipinte rapprefentara iugulala verità , che delufi à beccarle vi volarono gli vccellerti , vfcì della mano dell'altro , quali colpo di gran raae- ftro, vn velo cosi ben fatto , che Zeufì già gonfio del giudteio degli «celli , per veder qual pittura fotto il velo di Parrafio fi nafeondef- fe , volfe leuarlo , & intefo l'errore cedette ar* roflitola palma. Vincerti (gli dille} percioche iohògti vccellini ingannati , ma tu l'artefice ifieflo . Prende fomigliantemente à cozzare Sa- tanado con Chrifto,ofa d’entrar (eco in agone, prefume di concorrere, e di dipignere a gara. Il meglio però ch’e’fappia fare fi è il dipignere delie frutta per adefcarglj rcccllcuj, Vccan»