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Al Sereniss.

D. CARLO
EMANUELLO,

D. di Sauoia.


F

Rà gli altri giuochi celebrati da Enea in honore delle ceneri d’Anchise, uno ne fù il trar dell’arco ad una Colomba in cima d’un albero di nave legata, dove ciascuno de’ Saettatori fece il suo colpo. Il primo investì il legno, e spaventò l’uccello. Il secondo colse in sù la corda,e recise il nodo, che lo teneva preso. Il terzo lo ferì in aria à mezo il volo, e fecelo piombare trafitto à terra. Il povero Aceste, che di tutti gli altri rimase l’ultimo, accorgendosi d’essere stato prevenuto all’acquisto della palma, nè avanzargli più luogo alla prova, volse contuttociò (che gliene avvenisse) scoccare in alto lo strale à voto: E portò il caso, che la saetta nel ritorno, che fe ingiù dalle nubbi, si trasse dietro una striscia di fiamma. Somigliante fortuna (Serenissimo Sire) posso dir’io essermi al presente incontrata nel rito solenne instituitpo da V. A. per honorare il