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correggere le imagini perfettiflìme di quel grl fabrode'fjbri ? Queftifù Lucifero federato . I Et quando diede egli principio alfa fua temerità ? Subito appena vfeira l’opera della bottega del maeftro , nel primo ano , nel primo in- ftante dopo la fua creatione : & perche fi mife egli in quefta fupetba,& fciocca imprefa ? Per | smbitione di vanagloria. Penfaua , nelle prò- ; prie fotte, confidando di potere ammendare i ritratti formati da quella mano non pure inemendabile,ma inimitabile. Et quali ritratti fu* ! rono quefti>II ritratto dell’ Angiolo,& il ritrae» I todell’Huomo . Etcome egli ritoccò? Pare- I uagli che non troppo bene fi rafTomigliafTero ; • onde prima al ritratto angelico rolfe dare_> atia più fimile di quella, che riceuuta haucua_* f da Dio. Ero fimilis altijjimo. Poi mellòfì an- £ cora intorno al ritratto haitiano,credette di ti- & farlo più fomigliante. Eriiis ficut Di/ Et che i cota gliene auuennc ? Gliene auuenne, che per [ edere inefperto nel meftiere , per non pofTedcrè | la pratica del difegno, & per non faper ben_j I maneggiare quel diurno pennello, in vece d'- | accommodare quefte due imagini, amendue le guaftò.Guaftò l’imagine dell'Angiolo (dico in fe fteflo, & ne’ fuoi feguaci )perche le tolfe la finezza del vero lume,ch’era il dono della gra- ! tia,contaminandola con le macchie del pecca- ! to ; onde Ifaia in veggendola così malconcia , i coluta dal fuo primo pregio, impouerita d’o- j gni fplendore,Se tinta del fumo, & della fuligi- 1 ne della infernal facina,proruppe in quella do- r lotofa apoftrofè. Quomodo ceeidifii dt Cai» f Lucifcr,ytti mane oritbarisl Guadò T imagine deirHuomo,pcrche la torfe dalla fua prima,& -• bella