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C I * L O le dc'fjbri, afluefatte al romor de'martelli,e delle incudini, ò quelle degli Egittij, llupide dal precipicio del Nilo, ad ogni altro fuono fi rendono mhab ili, e Corde. Voglio con qur(lo inferire, che'l vollro mouimento dee edere concorde , & armonizato dalla confonanza di »na pacifica, & vicendeuole vnione. La Concordia è madre delle vittorie, la difeordia par* torifce fempre i difordini, Per quella crcfcooo le cofe picciole ; Per quella le grandi vanno à rouina. Di quella non hanno muro pili inefpu- gnabile le Città . Di qu:(la non hanno veleno pù petlifcro le Republiche. Le verghe riftrette in falcio non cedouo punto alle (corte,difciolte di leggieri fi fpezzano.I carboni raccolti in pi. ra luminofamente ardono,chi gli diflmgue.gli eflingue . Ogni corpo per le contrarietà (lem- perato fiditfolue. Ogni regno per le (ed t oni diuifo fi fpianta.Formifi adunque con vna bel - la,e (anca pace le mie, le didenfioni.e i tumulti con ogni All'Ilo fchfando,quafi di moire voci v na Mufica; Viua in pili membra vn’anima fo» la;& accommunando tutti idifideri ad vn fine, conformiti la varietà di canci penfieti in vna fola volontà. E po’che i Cieli ( fecondo , che fenile il buon Poeta Hcbreo ) fono incerpreti mutoli, che con facondo filentio narrano la gloria del loro eterno facitorejonde pet quella flella cagione furono le (Ielle da Oifto appellate lingue di D>o, dcbb asi tutti inficiAe di communi! coiifcntimenro accordarci alle lodi di elio Idd o,& al diurno honore indirizzare le nollre ait.oni tutte quante. Che altro cosi ben difpc(ta,& otdinata fembrerà quella religione, che vn Ciclo ri (pie adente di Caualicri i O che