Pagina:Le dicerie sacre.djvu/376

D i c « R i a III. i<i c'o.d’HercoIe, e d’Epaminonda , e ne và fupet- ba pet ertcre fiata mutata in virtù deila Lira d’- Anfione ; tu fci grande per la Spada di quefto munto Arciduca , e per lo valore di quelli virtuofi Campioni. Ma doue lafciò ió la fe- condiflima vittù del Cielo , padte delle ili* flucnze , che per quefti canali d’oro', da no? chiamati ftelle, pioue , e fcaturifce in tutti i corpi inferiori quel non sò che , onde li genera quanto nafee ? Chele ftelle habbianoin^ noi potete , non pur de’Matematiei , e dt'- Plaronici è Itata opin one, i quali audacemente affèttnano, i corpi humani di'corp-. di elio ftelle, e gli animi dall’atiime loro liauet forma , t qualità; e tali appunto edere gli huominì y <^uali Fe ftelle fono', dalle quali fono informati? Ma anche rt gran maeftro de’Fifìci apertamente in’mfegna , ch’il mondo di quaggiù ft tegoli per que Io di lafsù ; e dopò Iddio, ,i cui i( moiidocoiiTa Natura s'attientf, il Cielo fia di tutto ciò, che trà noi fi niuouc , e crìa , cagione yniuerfale" . Nè perche l'anima haitiani Ca della diuina mano vfeita , l’huomo nojurahe_* anche dali’huomo, e dal Cielo origine a'Utatcr (come'dicemmo) à generare dal So!?, almeno in quelle parti, che fono caduche , e mortali .• É perche vorremo noi,ch’ai fofHar deVenti fi ìmiouano le fila dell'alghe in miti ,^e !: fronde d<f gli alberi in terra , & alla riuolationej di que’ftmp'iterni Splendori nulla fi faccia? Non dico io1, ch’elle non fieno ancelle, e miniftre H quel fupremo Rettore , ilquale in elfe hì coprale virtù infufa, & il tutto tempera , e gouer- na Con la difpofition della fua legge perpetui , Si immutabile , e ch'cfTe per ctrftodire l'otf.