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ri, e’1 fangue. Gueriero, che imprefe la pugna ne’ cali dubbiofi più , che nc’Scuri ; nè operò magnanimamente per neccdìtà , come corretto, ma per elettione come forte ; nè cac-' ciato dalla temenza del maggior male, ma- portato dalla fperanza del maggior bene.; , Guerriero , che non fi efpofe a' perigli per minace di pena, nè gli incontrò per prouo» camento d’ingiuria, ma modo più dalla ragione , che dall’ira, e confidato più nella gagliarda del fuo braccio , che nel fouerchia- mentode* faldati , corfe con intrepido proponimento d’hoaoreuol mette , doiie era bello Tvfcir di vira . Guerriero , che non guerreggiò per ifeonfigere , ma per folleuare &aH’horaft'mò di vincere, quando perdonò al vieto ; & alWiora n’andò trionfante, quan» do altre il perdonare, potè altrui dosare, u guiderdonare . Potrei di varie, t difFufe ra* g oni facollare il mìo ragionamento, e corno g<ì fece il gran dipintor di Crotone delle più belle Donne delia Grecia le pili belle patti fcegliendo, così io da’ più famofi Impetado- ri, e Cap oni dell'antichità il meglio sfiorando in quelìo Prencipe Guerriero vniramcnre accumularlo. Ma à aie baderà ni ratto il dra- pello de’gloriofi trarne fuori vn foto fenz» . più, il quale si come della fanrglia di queft'He- roe( fecondo che alcun dice) è flato il capo principale , & il ceppo origina le, cosi fù anche il re« ioeflemplare,e fa perfecta Idea della fatica , della virtù, e della gloria.Hebbe (è vero) molti Prencipi Guerrieri l'antica età , i quali di forni- gliare il grand'Hércole troppo fuperilitiofa- mente ambitiofi, in alcun* non efleiuiali , ma eflri'Q-