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H4 !i Ci eio mo artcfice.il cui volere c poteie, Tenia alcun dubbio la prima . E si lontana da i’htnnan j « memoria c la notitia del fuo principio , che_j ttìoìù diligenti interpreti della Natura, e folle, etti nmcftigatori dell’antichità hanno (ciocca- mente creduto ò edere flato ab eterno , ò di qual cofa edere flato fatto. Talete Milefio por- tòopinione, Iddio haucre il Cielo , e tutto I’- Vn'uerfo d'acqua formato. A collui H'ppone Atheo fi accollò,fa luo, che rfoluere non fi fep. pe à concedere alcuno Iddio . Anadimandio ftimò edere flato procreato d’ut certo mezo infinito,ò materia interminata fià l'jcc)ua_v , e l'aria , e la terra ; & entrò filolofando in_j tanto eccedo di foli a , ch'affermò innumera- bili Mondi ritrouatfi . Epcuto, e Metrodoro t'accordarono con elTo lui . Ana(fimene_j , e Diogene giudicarono , che’! principio deJle cofe fude l'aria , e l’infinito . Heraclito Efe- fio, & Hipparco Metapont ino furono di patere , che’l tutto fiilTc otigiuatu dal fuoco . Democrito, Leucippo, e D odoro penfarono, che da gli atomi ,e dal vuoto ogni cofa fi de» rimile . Empedocle conchiufe , che dalla terra , e dall’impeto della difeord a vfeidero ]e Temenze di tutte le creature . Anadagora difse, che tutte le cofe erano infieme mefeo. late , e fu il primo, ch’all’HiIe , ò materia , che roglucn dire , la meute , e l’animo afse- gnade . Archita Tarentmo teftimomò efs:- ze vn Mondo (olo, ma da Dio creato con l'animi . Zenone Citx co lafciò (ctitto due effere (lati i prilicip'j fug^ettiui, l’Agente , cioè Iddio, & il SofÉ'teute , ciò) la fodanza lenza qualità, da lui conucrfat 11 acqua per l’aria , Ho-