Pagina:Le dicerie sacre.djvu/329

510 La Mtsica. non di nome volendo diti , Inclinato capite'. Il ramo <ic!la pianta è piegato, cogliete cogliete quefto frutto, premiere prendete quefto fangue .godete godeteli premio di quefta palilo- ne .China il espo per farci vn ponte da paline alla riua del Parad (p. China il capo per calate vna bilancia della ftatera à terra , mentre che l’altra s’inalza al Cielo . China ii capo per for- mote dentro il pelago di quel fangue vn’ha- mo , doue dalla punta della fua diu n tà nafeo- fta fotto l’efea della mortalità rimanga dclu- fo ,e ptefoil Diaue>lo. Alt extnhert poteri! Leuinthan hamo, & fune ligabii linguum > eius. China il capo per fabr.care vn’arco trieo, fale dopò sì fiera battaglia , quafi pompa della jfuagloriofa vittoria. V ide arcum , eviene. Àie eum qui fecit illum, valdt Jpttiefut tfl in fphndorefuo . China il capo per dar la piega all’arco , mentre volle Icoccar la faetta di quell'anima fantidìma , che deue ferire il cuore al Prencipe delle tenebre Arcum fuumtei tcndit, & par.iuit illum . L’arco celefte è fogno di pace, e quando inchina Prode'«api nel mare è fegno di pioggia. Ecco la pioggia delle gratie , ecco la pace tra Dio, e l’huomo ■ jircum meum penzmin nubibui Cali,& erti figr.um faderii. Tutto bene, ma io aggiung# di più , ch’egli china il capo per fare vn’ar- che-to alla lira,e dar compimento alla Mufica. Et è di tanta forza I’incurnatura di queft'ar- co,che fol per ella non isbafìfee l’Vniuetfo, nè corre pericolo di confonderli la Natura. O Rio, in veggendo così oltraggialo , efangui- nofo il Fattor del mondo, come fifarebbono fmarrito il Ciclo, sbigottito il 5oIc, impallidì-