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La mtsicaT Circundederum me aquivfque ad, animttm. Con tutto ciò a guifa d’*n’a!tro Tantalo , pur da gli antichi dannato dentro Tlnfetno.micigar quefto mtenfo, & immenfo ardore no mi è pof- libile . Aqus. muli a non po'uerunt extingutre tharitati. Può ben confumarfi la carne,il rogo però di quefto amore farà fempre meonfuma- bile. Confummatum eft. Ecco la canna fefta,al par dalle altre tutte tenera, & amorofa. Quel cuore infocato,& in viua fornace accefo, fi (ente quafi dileguare in ftroggiinento d'amore, j TaRum efl cor mtum tanquam cera licjue. feens . Manifefta cofa c, che quanto più d'ef- ca al fuoco fi fuggerifce, tanto più ne diuora, e tanto più l’incendio s’auanza , Dcnt ignis confumtns eft . Vengan cordogli, aggiungaci -i pene all’anima di Chrifto-,più ne chiede l’amore, e più ne confuma quell’ardore, che non hà fine,«èmifura. In igne x/eli mti deuorabitur emnii terra . Non manca chi legge quefta parola in maniera interrog;tiua . Confum- matumtfiì Così tofto finilco io la vita ? Cosi breui fono ftaci i tormenti ? Così poco hà durato il dolore f Va'orofo Capitano , quinto meglio di quel famefo Imperadore puòdi* rehormai. Veni, Vidi, Vici. Venne n luogo dimifcrie.e d'affanni. Vide oggetti d’abomm'a- ì tione.ed’iogratitud ne. Vmfe gli auuer(ari,che ! gli fi fecero incontro. Spogliò l’Inferno, incatenò Satanaifo, cancellò il peccato , vccife la Morte, confufela Giudea , confegui la pa'ma i'it era di quanto volfe. Et in vigilia fua perjt- cit òpus. Omnii confttmmationis vidi finem. Opus confummatù,q uod dedtfli mihi.CiJum- tu atti eft, Parola brcue,nu cùfendio,epilogo,c