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u 'jfli Li m » s t si; ta.che d’amore. Lagnaficol Padre, oon gii perche il Verbo occupando in Chrifto il luogo dell'anima , fi vada bora feparando da quella affifttnza .sicome bà follemente beftemmisto l’H«rettco;nè perche l'homaoità fia dalla diui- ftità abbandonata, percioche, quo A (etnei a/- (umpfit,num<fuam tiimiftt. E viro, che in_* quefto punco (otrrahendo, e fofpendcndo la di*1 uinità il fuo aiuto alla parte inferiore , la lafcia pfiua del folito Conforto,fenza però priuar gia- mai quell’anima fempre beata della bcat'fica_j tifìonc.c della diurna compagnia. Così il monte Olimpo nelle fue cime,percioche oltre la fo* (frana regione dell’aria s'auanzano, è fempre chiaro,e fereno.ma dal mezo in giù là doue T- infima lo circonda,è pieno di ntraoli.edi piogge . Così la Luna , corpo mezo lucido , e mezo opaco, dall’vni parte c illuftrara dal Sole, ma «fail'altra rimane ofeura . Così queirAngiola dell’Apocalifle l’*n piede teneua fopra la terra appoggiato, l’altro arraffato nel mare. Così quella Donna veduta dal medefimo Euan- gelifta haueua la tefta coronata di (ielle , mi ■ in tanto fentiua i dolori del parto. Così l'anima di Chrifto, come congiunta i Di®, e come di Dio comprenditrice, e tutta lieta , e gio- iofa; ma dall’altro canto, come quella, ch'ama di patir per noi , non lafcia d'edere addolorata . E perciò, Deus meus Deus meus quare me dereliquifti 1 Ma io con altri Spiriti contemplarmi (limo più balla confideratioae il credere , che quefta fia vna voce d’amore , e che fe ben Chrifto ècolui, che parla, rferifca nódimeno il fuo parlare i gli amici. Sì come a- dunque appropriò egli j (c ftelio le noftte col* Pe»